Ogni volta che il datore di lavoro ha necessità di gestire un lavoratore con un contratto a chiamata, deve compilare uno specifico documento conosciuto come “modello Uni Intermittente” per poi inoltrarlo al Ministero del Lavoro. Questa procedura deve essere eseguita e portata a termine con precisione per assicurare che il contratto a chiamata venga attivato correttamente. In questo articolo esaminiamo nel dettaglio tutti i passaggi da seguire per gestire la comunicazione del lavoratore intermittente.
Sommario
- Protocollo UNILAV: obbligatorio o facoltativo?
- I 4 step fondamentali da seguire per gestire un contratto a chiamata
- Gli elementi da non dimenticare
- Esiste una via d’uscita pratica e veloce?
Protocollo UNILAV: obbligatorio o facoltativo?
Prima di parlare più nel dettaglio della procedura da seguire per compilare il modello Uni Intermittente, è meglio esaminare più a fondo questo aspetto. Con protocollo UNILAV si indica il codice composto da 16 cifre riferito alla comunicazione di assunzione. Per ottenere questa informazione è necessario rivolgersi al proprio commercialista o al proprio consulente del lavoro che ha materialmente portato le comunicazioni agli uffici incaricati.
Tuttavia questo codice non è necessario per poter compilare il modello Uni Intermittente in quanto è possibile utilizzare in alternativa il codice fiscale del lavoratore.
I 4 step fondamentali da seguire per gestire un contratto a chiamata
Vediamo adesso invece quelli che sono i passaggi da seguire riguardanti la procedura standard per la comunicazione del contratto di lavoro intermittente.
I seguenti passaggi devono essere eseguiti per ogni singola comunicazione, sia essa di attivazione o annullamento:
- Reperire i dati del lavoratore: in particolare in questa fase è necessario avere il codice di comunicazione UNILAV oppure il codice fiscale del lavoratore.
- Inserire i dati dell’azienda, i dati del lavoratore e le date di inizio e di fine della prestazione all’interno del modello Uni Intermittente: si può inserire una sola giornata ed è possibile scaricare il modello dalla sezione apposita del sito ufficiale del Ministero. Dal sito ufficiale è inoltre possibile visionare guide dettagliate sulla compilazione delle email e dei messaggi di comunicazione.
- Aprire il proprio software di gestione della posta elettronica e inviare un’email all’ INL con in allegato il documento appena creato. E’ importante tenere a mente che la comunicazione dell’attivazione e della chiusura di uno o più contratti a chiamata non può essere fatta attraverso un unico documento, ma bisogna effettuare due comunicazioni distinte.
Conservare la mail appena inviata e il relativo documento. Questo è un passaggio molto importante per poter avere dimostranza, in caso di eventuali problemi/necessità, dell’avvenuto invio della comunicazione. Ricordiamo che la comunicazione così inviata ha come data di decorrenza di validità il momento in cui la mail viene ricevuta dall’ INL (e non quando viene aggiornata la relativa pagina presente nel proprio profilo personale sul sito del Ministero!).
Gli elementi da non dimenticare
Nel momento in cui attivi un contratto a chiamata vi sono degli importanti requisiti da tenere in considerazione per fare in modo che il contratto sia valido a tutti gli effetti:
- Il compimento dei 25 anni da parte del lavoratore intermittente, nel caso in cui il requisito di assunzione sia basato sull’età del lavoratore. In questa specifica situazione non è più possibile instaurare un contratto a chiamata ed è necessario assumerlo con un classico contratto da lavoratore dipendente.
- Il limite di 400 giornate. Un contratto di lavoro intermittente, ad eccezione di alcuni specifici settori che sono esenti da questa regola, può essere infatti mantenuto fino ad un massimo di 400 giornate di prestazione lavorativa in un periodo limite di 3 anni, superato il quale l’impresa è tenuta ad assumere il lavoratore con un contratto da lavoratore dipendente.
La compilazione della giornaliera tramite il modello Uni Intermittente. E’ necessario registrare tutte le comunicazioni inviate ed assicurarsi che le giornate comunicate corrispondano alle giornate effettivamente inserite all’interno della giornaliera. Eventuali discrepanze possono portare ad una sanzione amministrativa.
Esiste una via d’uscita pratica e veloce?
La procedura da seguire per gestire i contratti a chiamata è, in conclusione, piuttosto lunga ed deve essere seguita in ogni suo passaggio con grande precisione.
Per fortuna esistono software e programmi che possono aiutare a semplificare la procedura e a renderla più veloce, permettendo di seguire ogni passaggio in modo comodo, ordinato e controllato. Uno di questi è ClicLavoroIntermittente: un software per la gestione dei contratti a chiamata utilizzato da oltre 150 aziende sparse in tutta Italia le quali ogni giorno sfruttano non solo i vantaggi del contratto a chiamata, ma lo fanno risparmiando tempo e risorse grazie a questa piccola meraviglia.
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