Recentemente ci è capitato di presentare un’offerta ad un cliente e, durante la riunione, abbiamo scelto di mostrare un prototipo interattivo che potesse rappresentare alcuni task del prodotto finale. Solitamente abbiamo sempre scelto di mostrare questo tipo di artefatti, realizzati con Figma oppure Invision, solamente in una fase successiva del progetto. I rischi sono infatti molteplici: il cliente può farsi un’idea sbagliata del progetto e alcune feature possono poi risultare di implementazione complessa se mal progettate direttamente nella fase di prototipazione.
Tuttavia, i vantaggi di questo approccio sono evidenti: una riunione lunga e noiosa passata ad interrompersi per sbaglio in una videochat online si arricchisce di un momento in cui tutti si concentrano su qualcosa di immediato e visualizzabile, progettato per catturare l’attenzione ed ingolosire il cliente. Lo stesso prototipo può essere poi ovviamente espanso, calibrato e modificato in base ai feedback e a come si evolve poi il progetto, ma la sua prima versione permane come una specie di dichiarazione d’intenti.
Per rendere questo prototipo iniziale più interessante è bene che esso sia anche animato in qualche sua parte, in modo da far comprendere non solo le idee di look & feel ma anche di come esso sarà effettivamente utilizzabile. Un prototipo navigabile fa comprendere infatti uno spaccato di potenziale attività quotidiana da parte di un utente che utilizza il servizio proposto. Concentrarsi su piccole, ma ben curate, interazioni fa infatti percepire al cliente il livello di attenzione al dettaglio che si vuole dare al prodotto. Proprio per questo non è consigliabile realizzare intere parti di progetto come prototipo per una presentazione: troppo contenuto può rischiare di risultare meno chiaro e preciso.
Progettare interfacce ed interazioni è infatti una delle attività chiave dello sviluppo software e i prototipi funzionanti sono strumenti validissimi per dare una traccia ed una guida agli sviluppatori che si occuperanno del codice del prodotto. In aggiunta a strumenti come Figma, altri prodotti come Zeplin permettono una facile condivisione del materiale tra designer e developer in modo da rendere questi passaggi il più indolore possibile. Infine, per produrre un contratto di proposta progettuale per un cliente, tipicamente esportiamo delle immagini del prototipo come esemplificazione del lavoro.
Continueremo a lavorare per migliorare ulteriormente la qualità delle nostre proposte, con la consapevolezza che il dialogo continuo con il cliente è alla base della riuscita di ogni progetto.