C’erano tempi in cui disegnare un’interfaccia era un’opzione, magari un pensiero secondario e al massimo una buona mossa per far colpo su un cliente attento. Quei tempi sono ormai passati, e la moltitudine di progetti di design ben curati che vediamo attorno a noi ci ha abituato, per fortuna, bene.
Al giorno d’oggi creare un software, sia web, app o altro, senza progettare fin dall’inizio in maniera integrale la sua UI rischia di diventare un grosso problema. Nessuno vuole strumenti difficili da usare e spiacevoli da vedere. Un software deve sì funzionare bene nella sua componente informatica, ma anche nella più superficiale esperienza di tutti i giorni.
Una buona User Interface deve quindi rispondere a delle caratteristiche basiche:
- Organizzazione dell’informazione
- L’utente vuole essere in grado di trovare ogni cosa di cui ha bisogno accedendo con pochi click alle informazioni posizionate in maniera logica.
- Gestione dell’interazione
- Il software deve rispondere ad ogni azione dell’utente con un feedback che comunichi un qualche tipo di risultato, sia esso un caricamento, un’animazione o un messaggio. L’interazione deve sempre far risaltare dei meccanismi di causa ed effetto chiari all’utilizzatore.
- Estetica e Design
- App, software, siti web o altro devono comunicare un’idea progettuale, un’azienda o un messaggio in maniera comprensibile e accattivante. Il progetto di design deve quindi prevedere in maniera olistica ogni componente per risultare sempre coerente in ogni applicazione.
Disegnare una User Interface comporta un laborioso processo decisionale che richiede la stretta collaborazione tra designer e developer. La scelta di caratteri tipografici, stile di bottoni, liste e menù o anche delle animazioni durante i caricamenti devono poi anche essere testati in un processo collaborativo tra le varie figure del team. Leggi questo articolo per capire come stiamo sempre più lavorando con dei mockup prima di procedere al vero e proprio sviluppo.
Oltre alle decisioni del team e alle richieste dei clienti è poi importante tenere conto delle numerose linee guida messe a disposizione dalle piattaforme, come ad esempio il Material Design di Google o le Human Interface Guidelines di Apple. Queste lunghe e approfondite documentazioni sono un importante punto di partenza per definire un design che sia in linea con gli standard ormai accettati dall’utenza. Tuttavia, queste non devono finire per diventare un limite, o peggio, un divieto. Aggiungere un tocco personale, adeguato al servizio ed al branding, può aiutare il proprio prodotto a distinguersi dalla massa o anche solo e semplicemente realizzare qualche tipo di interazione non previsto dalle linee guida.
Spesso l’intuizione e la successiva realizzazione non bastano per creare un buon prodotto, ecco perché in Zelando stiamo ponendo sempre più attenzione al design dell’interfaccia: per dare un gusto ai nostri prodotti, come la ciliegina sulla torta.