Oggi, prima di progettare una qualsiasi interfaccia, pagina web o applicazione nativa, developers e designers devono tenere in conto due incognite: la dimensione e la risoluzione dello schermo dell’utilizzatore.
Questi due fattori sono al centro del cosiddetto “Responsive Design”.
Che cos’è il Responsive Design?
Il design responsivo o Responsive Web Design (RWD) è un particolare approccio alla progettazione di pagine web, sviluppatosi in risposta alla proliferazione di nuovi dispositivi a cui abbiamo assistito negli ultimi 20 anni.
Questi standard di web design permettono infatti la realizzazione di siti in grado di adattarsi automaticamente al dispositivo con i quali vengono visualizzati (computer con diverse risoluzioni, tablet, smartphone, cellulari o web tv), riducendo al minimo la necessità dell’utente di ridimensionare e scorrere i contenuti.
Ma in pratica?
Disegnare prodotti responsive significa progettare il layout di una pagina in maniera fluida, con componenti che si adattano e occupano gli spazi in base alle dimensioni dello schermo. Un approccio di cui si sente spesso parlare è il “mobile-first”, che dà priorità ai dispositivi di dimensioni più limitate: si inizia col disegnare per gli schermi dei cellulari per poi scalare verso risoluzioni maggiori, dove la larghezza e le colonne a disposizione aumentano.
Tuttavia, nel caso di web app complesse come quelle che ci capita di sviluppare in Zelando, questa operazione non è delle più semplici. Nel passaggio tra desktop e mobile, molte volte è necessario collassare più bottoni in un unico menù a tendina, trasformare tabelle in liste o prevedere una diversa gestione delle interazioni dinamiche. Il risultato di questa complessità è però la chiave di un prodotto utile ed efficiente, disegnato per ottenere la massima flessibilità.
Responsive design nei prodotti Zelando
In Zelando, oltre a esigenze visive e di usabilità, disegnare prodotti responsive è una questione che assume un ulteriore livello di importanza.
Un esempio è ZAC – il software leader nel mondo del field marketing – le cui funzionalità coprono le esigenze di un mercato caratterizzato da molti attori differenti. Questi spaziano tra personale che opera in ufficio, agenti sempre sul campo e figure ibride. In un contesto così dinamico, i device utilizzati sono i più vari: dal computer da scrivania con monitor spazioso, al tablet per l’operatività standard sul punto vendita, fino allo smartphone, usato per operazioni d’emergenza o fornito in dotazione ai merchandiser sul territorio.
Garantire transizioni fluide e logiche tra uno schermo e l’altro, senza sacrificare l’usabilità del prodotto, è un fattore chiave per prodotti che puntano ad ottimizzare le tempistiche e l’operatività di settori complessi come questo.
Cosa ci portiamo a casa?
Che si tratti di un sito, un’app o qualsiasi tipo di progetto che necessiti di un interfaccia utente, è importante dare la possibilità all’utente di utilizzare qualsiasi tipo di dispositivo per poter fruire del contenuto o del servizio offerto. Significa dare la libertà di interagire nel modo più comodo e intuitivo per l’utente, che non si deve preoccupare di fare “pinch to zoom” o passare alla modalità desktop per completare l’operazione desiderata.
Grazie a prodotti disegnati per essere sempre correttamente reponsivi, possiamo garantire semplicità e immediatezza nei nostri prodotti: dando la possibilità di svolgere l’operazione anche dal suo dispositivo mobile, magari in maniera anche più efficiente, liberando l’utente dall’obbligo di dover utilizzare un grande schermo.